mercoledì 25 settembre 2013

Bravo Quit The Doner




Ok, questo post è insolito.
Ma vorrei davvero sottolineare i meriti
di un blogger che trovo veramente geniale 
e che ha vinto il premio Macchianera per
il miglior post. Si intitola:



Chi mi segue su Twitter sa che ogni tanto ne tiro
giù qualcuna sui grillini. A me piace moltissimo confrontarmi
sui temi della politica, lo faccio da sempre, con fascisti,
leghisti, comunisti, democristiani, e così via.
Gli unici con cui non riesco ad avere un confronto
che non sfoci nella lite rabbiosa sono alcuni grillini.
Non scherzo se dico che ho perso delle belle amicizie
o forse non lo sono mai state fino in fondo.
Ci sono quelli che mi permettono di restare delle
mie idee e altri chedevono a tutti i costi farmele cambiare.
Per questo ho il dente avvelenato con loro, 
perché, come dice giustamente Quit nel suo post:

L’idea che qualcuno possa avere delle idee diverse dalle loro 
e abbia ciònostante una dignità intellettuale, non li sfiora neanche lontamente.

 Amen.
Ne lascio ancora delle chicche:

Se ogni volta che lo sentite parlare (Grillo, ndr) in piazza non vi vengono i brividi lungo la schiena o a scuola avete avuto un pessimo insegnante di storia o siete Gianroberto Casaleggio.

 Ha il controllo totale del partito. Ha deciso espulsioni alla minima infrazione dei suoi regolamenti e ha sempre agito rapidissimo con la logica del “Colpirne uno per educarne cento”.

  Secondo Beppe Grillo quindi da condannati non si può fare il singolo parlamentare ma si può benissimo essere a capo di un nutrito gruppo di deputati e senatori. Un salto logico orwelliano.

Il messaggio è “come può essere Casaleggio, uno che 
1. Non ha potere su sua moglie e 
2. ha un orto a Quincinetto, essere un uomo potente e diabolico?”
Ma anche Hitler amava i cani.

Oggi a bloccare le attività cerebrali non è più la paura del terrorismo
 ma quella del futuro, mischiata con una rabbia 
le cui ragioni sono profonde e spesso poco comprese da chi la prova
Tutti i movimenti politici che basano il loro successo 
sulle sensazioni invece che sui ragionamenti 
sono sempre movimenti estremamente pericolosi.

Sono cose che penso da una vita, ho provato
pure a dirle con calma, ma 
- lo dico con dispiacere e non con disprezzo -
la maggior parte dei grillini che conosco o di cui leggo
i commenti sui social network sono ignoranti.
Sono appassionati di politica dell'ultim'ora,
quindi ne ignorano i meccanismi, dal primo
all'ultimo. Ecco che certe argomentazioni storiche, filosofiche
d'attualità, non sortiscono alcun effetto, perché
non sono guidati da un ragionamento lucido, 
ma dalla rabbia per la precarietà della società
in cui viviamo. Rabbia, peraltro, condivisibile in toto.
Ma la soluzione, per me, non è Grillo.

40 commenti:

dario ha detto...

Ciao, Sexy.
Totalmente d'accordo con te.
L'unica cosa che pero' aggiungerei e' che il grillismo e' la diretta conseguenza dell'incapacita' di fare politica del PD.
Io mi reputo di sinistra, e, per quanto mi stiano sulle scatole sia Grillo che i grillini (per ragioni identiche alle tue), mi trovo quasi sempre d'accordo alle loro argomentazioni. In vent'anni in cui il PDL ha utilizzato il potere per far man bassa e il PD ha fatto di tutto per spartirsi parte della torta, complottando per mantenere lo status quo, la gente ha cominciato (finalmente, aggiungo) a sentire il bisogno di una politica che si occupasse della Nazione e dei cittadini, cioe' si occupasse di cio' che e' preposta a fare.

Naturalmente, come dici tu, la risposta non e' ne' Grillo ne' i grillini. Ma a tutt'oggi la Politica Ufficiale, quella che di Storia e' intrissa, non solo non riesce a fornirne una alternativa, ma non ha nemmeno cominciato ad applicarsi alla comprensione della domanda.

In altre parole, non ritengo per nulla interessante Grillo ne' il Grillismo. Ma ritengo cruciale l'analisi delle motivazioni che l'hanno concepito. E quei vecchi rincitrulliti sono la' ancora a fare teatro su cose come IMU, IVA e incandidabilita' di Berlusconi.

dario ha detto...

Scusa l'ortografia, la grammatica e la sintassi.... sono ancora addormentato

Anonimo ha detto...

Io ho amato Grillo...quando faceva "Te la do io l'America" un programma che non so se hai mai visto, dato che andava in onda nell'81 e magari nemmeno eri nata.

Ho letto il post del tipo ma...la politica non è nelle mie corde.
Alla fine c'è sempre uno che sa tutto e altri che sono dei coglioni, il che nel mio caso è vero eh...
Questo fa si che non sappia mai chi voltare quando si va alle urne.
Dovrei votare uno che mi rappresenti e che, quindi, sia pacato, tranquillo, rispettoso del prossimo, che lavori sodo e che non fotta le persone a meno che non siano maggiorenni e consenzienti. Quindi qualcuno che mi somigli.
Ci credi che in campagna elettorale più cerco di trovare uno così e più non ne trovo?

Più che l'idea di partito politico mi piacciono le persone. E se da un lato non stimo Grillo, dall'altro devo ammettere che il primo sindaco Grillino, quello di Parma, sembra si stia dando da fare per sistemare uno dei comuni più indebitati d'Italia.

questo è il mio primo commento su un argomento serio in decenni di blog cazzari...devo vedere un dottore ;-)

Anonimo ha detto...

Intanto mando un bacio a Sexy.... primo per un saluto di buongiorno e poi perchè sono all'unisono con i suoi ragionamenti (come ho già avuto modo di dire quì nel passato).
Il problema non sono ne la destra ne la sinistra. Il vero problema italiano è la deriva "ignorante" che il nostro paese ha avuto negli ultimi 30 anni. La sistematica distruzione della scuola e la totale assenza di modernizzazione sia nell'insegnamento sia in qualunque tipo di approfondimento culturale "di massa" che non fosse basato su un bel paio di tette.
E questovale per tutti campi del vivere umano in questo povero paese ormai ridotto all'ombra di se stesso.
La crisi dei partiti (del pd come della pseudo-destra italiana) sono solo una conseguanza dell'abbandono anche in campo politico delle scuole di pensiero.

Il rigurgito della pancia, quando c'è la nausea, è naturale. Ma certamente non è un bel vedere.

Anonimo ha detto...

te la do io l'america è stato semplicemente BELLISSIMO!!!

Sexybility ha detto...

Dario, sono d'accordo. Cioè il semplice fatto che non voto Grillo e che non mi piace non vuol dire che adori il PD. Anzi! Ma credo ugualmente che dovremmo lasciar fare Letta. Renzi è un altro che non mi piace per niente!

Cunny! apprezzo che tu abbia letto e commentato ^_^ ti posso dire che questo ragazzo conosce bene la storia e la filosofia, ha dei contenuti fondati. Capisco che molti come lui possano risultare "sotuttoio" e alla fine non si sa chi votare. Ma l'unica, credimi, è cercare di informarsi. E non superficialmente, l'unica è cercare di capire chi diavolo è quella gente che possa rappresentarci. io la cerco da una vita ma niente, non c'è lol! Non faccio di tutta l'erba grillina un fascio, c'è anche chi lavora bene, chi ci crede davvero.

Electrib blue ricambio il bacio e sottoscrivo il discorso sulla deriva culturale. Cazzo! vent'anni di Silvio! Vent'anni di politica volta a ridurre a brandelli la ricerca scientifica, l'università, i musei, i programmi scolastici. è questa la vera causa, sono d'accordissimo.

dario ha detto...

Sexy. Nemmeno a me piace Renzi.
Letta non mi fa impazzire nemmeno lui. Ma il problema e' un altro.
Letta e' meglio che se ne vada finche' c'e' il PdL che lo sostiene. Non credo sia nemmeno un problema di larghe intese: in un momento come questo non sono molto schizzinoso su commistioni ideologiche destra-sinistra. Piuttosto e' un problema di legalita'. Il PdL pone le sue basi su un potere mafioso o simil-mafioso. Il PD invece gli fa il filo per spartirsi potere. Letta traballa su questo equilibrio precario, e finche' l'agire del governo deve barcamenarsi su questo genere di dibattito, credo non andremo da nessuna parte. La politica deve darsi una rispolverata. Deve uscire da quel vortice farcito di interessi personali che si rincorrono a vicenda, perdendo di vista il suo vero scopo. E ad oggi l'unica via, purtroppo, mi pare proprio quella di Renzi.
In un mio post di qualche tempo fa immaginavo un governo Boldrini. Sarebbe davvero un'esaltazione da orgasmo ininterrotto per tutta la legislatura. Peccato che sia totalmente irrealizzabile.

Electricblue: io non penso che il problema sia l'ignoranza dell'elettorato. Cioe', si', l'elettorato e' ignorante, e tende ad esserlo sempre piu'. Ma e' la politica che deve guidare il popolo, e non viceversa. L'ignoranza della gente va combattuta, ma dobbiamo farcene una ragione ed accettare anche quella.
Ho una piccola esperienza della politica statunitense e, ti assicuro, quanto ignoranza, a quelli, non li batte nessuno. Nemmeno i leghisti nostrani. Eppure la loro scena politica tende virtuosamente al bene del popolo, e non a quello personale di Berlusconi.

dario ha detto...

Te la do' io l'America me lo sono gustato pure io, ai tempi.
Nondimeno il qualunquismo populista del barbetta era gia' ben chiaro allora. Naturalmente allora era tutto okay, perche' si trattava solo dello sproloquio di un comico.

kermitilrospo ha detto...

5 motivi per votare Grillo:
PDL
LEG
PD
MONTI
ALTRI

Sexybility ha detto...

Kermit, io trovo Grillo pericoloso e i grillini eletti degli incompetenti. Mi spiace, ma non li voterò. questo non vuol dire che io inneggi a tutti gli altri. non saprei chi votare al momento, credimi. ma loro si pongono come gli unici portatori di verità, quindi si espongono alle critiche più degli altri. Ho scelto di non votare più PD perché mi sembrava il male minore. Ma non ce la faccio più a scegliere di votare per esclusione. Ma lo hai letto quel post? tutte e 28000 battute? che lo scenario politico italiano faccia schifo non mi pare un'argomentazione che risponda a tutti i 5 punti esposti in quel post.

Dario, se Letta va via per l'ennesima volta saremo in crisi e per quello che dobbiamo alla comunità internazionale non ce lo possiamo permettere.
La politica deve volgersi al popolo migliorando la qualità della sua formazione e istruzione. ma a loro fa comodo tenerci così ignoranti.

dario ha detto...

Non so. Napolitano dice che una crisi di governo ora e' insostenibile. Forse ha ragione lui.
Tuttavia a me pare che Letta abbia le mani legate sulle questioni importanti, mentre su quelle "frivole" tipo IMU e IVA ci sia (e ci sia stato) gran fermento. Come se IMU e IVA fossero davvero dei problemi per l'Italia e per gli Italiani. Finanziamento pubblico ai partiti, incandidabilita' di Berlusconi... Ma davvero sono questi i temi su cui il governo deve lavorare per risollevare l'Italia e per acchiappare quella debole ventata di ripresa che si fa sentire?
Intanto Telecom e Alitalia se ne vanno, e con esse direi tanti posti di lavoro. Ma Letta non fa niente. Perche' non puo' fare niente, visto che deve ad ogni momento leccare il culo a Berlusconi e D'Alema.
Se domani ci fosse una crisi di governo e Napolitano ridesse l'incarico a Letta il quale trovasse una maggioranza in PD e M5S, forse, ma dico forse, ci liberiamo di un pezzo di politica corrotta, e ci traghettiamo ad un'era di ritorno alla democrazia.

Intanto quel che stiamo facendo e' ancora i porci comodi del potere costituito. Che lavora per interessi personali, e quindi contro quelli del popolo. Forse non c'e' alternativa? Boh, io intanto sto a guardare.

Uno dei ministri che mi piacevano di piu' del governo Letta era Josefa Idem. Che e' rimasta impigliata per sbaglio nei giochi di potere. Piu' che una crisi di governo temo questo genere di meccanismi, su temi piu' urgenti come l'economia. Saccomanni, che ricopre un ministero piu' importante, mi sembra traballare sul filo del rasoio, spintonato a destra e a manca.

Anonimo ha detto...

Ma quali sono questi "meccanismi" che i grillini non conoscono?Cosa vuol dire "politica dell' ultima ora"?Bisogna avere una laura in scienze della XXX per poter esprimere dei concetti?Ma poi, in tutti gli altri partiti, dov' è questa "proverbiale" disponibilità al confronto?Io penso che gente come voi, te e quit, vorrebbe che l' Italia fosse una copia della :nome di paese a caso tipo Svezia. Siccome non sarà MAI così, siceramente, non capisco il senso di questi post, dato che gli unici che hanno dimostrato un minimo rispetto per leggi e regole sono i grillini.

Anonimo ha detto...

Grillo è un fascista e chi pensa di poter fare politica liberamente nel suo "movimento" si sbaglia di grosso. Purtroppo in Italia sembra (per chi vota) il male minore

Sexybility ha detto...

Ecco che il grillino di turno commenta senza rivelare l'identità.
I meccanismi che i grillini non conoscono sono quelli interni alla politica. Di Battista si scandalizza perché incontra Renzi con Veltroni "ma come, non si odiavano?", ignorando che la politica non si fa dicendo "o cazzo c'è la Bindi, non la saluto perché è della KASSSTA" , si fa confrontandosi anzitutto con chi potrai non stimare, ma ha SEMPRE più esperienza di te. Non bisogna avere una laurea, in effeti per sapere queste cose, basta un po' di educazione, di umiltà e magari un po' di esperienza in politica. Poi per esempio potevano governare insieme a Bersani, la politica è fatta di compromesos, sei entrato in Parlamento? vuoi cambiare le cose? come pretendi di farlo se non partecipi in alcun modo perché non ti vuoi sporcare le mani con la maggior parte del Parlamento?
La disponibilità al confronto ce l'hanno, mi ricordo bene come hanno distrutto Bersani durante il meeting, ricordi?
I grillini hanno dimostrato rispetto per QUALI regole? Le loro. Non hanno nemmeno avuto rispetto per la sede del Parlamento, salendo a manifestare sul tetto. E concludo dicendo che Bersani non mi piace, alle volte venga in mente a qualcuno che siccome non amo i grillini automaticamente amo il pd. Proprio no.

dario ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Atrox78 ha detto...

Come sai bene da buon Toscano ho origini COMUNISTE le mie idee sono esageratamente di SINISTRA amo l'idea UTOPISTICA dell'ANARCHIA i grillini (con molti dei quali siamo cresciuti insieme non solo politicamente) non sono adatti a stare in parlamento... fino a che rimangono nei comuni, tipo lista civica OK avranno il mio appoggio... ma per il resto non è degno il PD figuriamoci loro che sono nati da una società malata...

dario ha detto...

rava Sexy. Sottoscrivo completamente.

Aggiungo solo che se da un lato i grillini non mi piacciono perche' non sanno/vogliono fare politica in modo democratico, dall'altro noto che la causa della nascita del Movimento e' riconducibile a colpe delle forze politiche tradizionali, PD in testa, che non hanno ancora cominciato a fare autocritica a riguardo.

Davide ha detto...

Mi scuso se ho lasciato l'anonimo...sono Davide di Torino, e, nonostante la tua voglia di inserirmi in una categoria, come se in una società stratificata come la nostra si possano fare categorizzazioni specifiche, o non sono propriamente un grillino, o lo sono tutti gli 8M di elettori del M5S. Cmq tutta la tua analisi si basa su un fatto solo alla fine: ma perchè sti personaggi non scendono a compromessi con gli "esperti" della politica, per ottenere alcune delle giuste cause che combattono??La mia risposta è che fanno bene, perchè coloro che ancora controllano il potere politico, tipo la Bindi, sono persone che hanno dimostrato in lungo e in largo la loro incopetenza, dov' è questo "know-how" politico che si spacciano di avere se l' Italia negli ultimi 20 anni è solo regredita politicamente, socialmente, economicamente. In un qualsiasi rapporto tra esseri umani, se bisogna fare qualcosa, le persone non capaci o vengono tagliate fuori, o evolvono e crescono. Dov'è questa crescita dei tradizionali partiti italiani?Forse in Italia, per tutti compreso te, la meritocrazia, è davvero solo una parola. Per me, parere personale, visti i risultati politici ottenuti, il compromesso con tali persone è del tutto sopravvalutato. La mancanza di rispetto per le istituzioni io la vedo nella gente che non conclude niente, piuttosto in un gruppo di persone che salgono su un tetto per difendere l' unica cosa che ci assicura la democrazia, e cioè la Costituzione.

dario ha detto...

Davide, credo che il punto sia proprio quello. La democrazia ha delle regole, sbagliate o giuste ce le ha. E chi entra in parlamento quelle regole deve rispettarle. Una di queste regole e' che la Bindi deve poter stare li' perche' li' e' arrivata secondo le regole.

Ora, le regole si puo' anche cambiarle. Ma o lo fai dall'interno, in un processo che parte dal rispetto delle regole, oppure lo fai dall'esterno, con una rivoluzione.
Non e' che puoi vantare il fatto di entrare in Parlamento perche' sei stato eletto e poi pretendere che la Bindi non partecipi alla vita politica proprio perche' e' stata eletta. Le regole, quanto meno devono valere per tutti.

Allora, se i grillini vogliono stare all'opposizione e star la' solo a scaldare la sedia possono farlo, perche' e' consentito dalle regole. Ma in questo modo, ammetterai, non cambiano alcunche'.

Sexybility ha detto...

Ohh, Davide, è un piacere confrontarsi perché stai argomentando.
Per me invece sbagliano, per un fattore pratico e logico: se ti arrocchi e non cerchi di CREARE qualcosa con gli altri non potrai mai concludere nulla. Avessero la maggioranza capirei, ma non è così. Per governare hanno per forza bisogno degli altri e se volessero davvero cambiare le cose, lo farebbero da dentro, come la Lega, che è scesa a patti con Berlusconi e di conquiste a casa ne ha portate parecchie. Se fossero rimasti tra loro non avremmo tante cose (che aborro), ma le hanno fatte. Le regole della politica sono queste, i duri e puri non vanno da nessuna parte, fanno solo tanto rumore.
Che i politici della vecchia guardia conoscano le regole del gioco non vuol dire che abbiano fatto bene, il nostro sistema fa schifo. chi lo nega?
Ora, se rimangono tra loro, come pensi possano governare? Ignorando ampiamente la maggior parte dei parlamentari? "La mancanza di rispetto per le istituzioni io la vedo nella gente che non conclude niente" su questo siamo d'accordissimo. Nel senso, per me Berlusconi (per dire quello più eclatante) dovrebbe essere buttato fuori a calci, altro che sedute su sedute per valutarne la decadenza. O altri che non presenziano MAI, come Ghedini. Mentre invece i grillini in questo sono ligi. Ma salire sul tetto anche no, cazzo, sei a Montecitorio, potevano scegliere un altro modo per manifestare. Penso che il Parlamento sia un luogo cui molti mancano di rispetto in tanti modi, con la disonestà in primis. Ma bisogna anche saperle fare certe cose, l'autorevolezza va conquistata, e non lo si fa così.

dario ha detto...

Ieri sera, ripensando a questa discussione e divagando nella mia testa, come mio solito, mi sono posto in una situazione paradossale, in cui il M5S, alle scorse elezioni, avesse avuto la maggioranza assoluta sia alla Camera sia al Senato, realizzando cosi' le ambizioni di i grillini, eletti e sostenitori.
Ebbene, avrebbero avuto la possibilita' di governare da soli, senza alcun bisogno di fare accordi con alcuna altra forza politica.
Avrebbero dovuto proporre e appoggiare un presidente del consiglio, ovviamente grillino. Magari colui che presentavano come candidato leader alle elezioni. Gianroberto Casaleggio. E siccome appoggiato a maggioranza assoluta Napolitano avrebbe dovuto dargli l'incarico.

Mi chiedo se un premier cosi' scelto e un ipotetico governo da lui nominato avrebbe potuto avere un'autorevolezza internazionale e una capacita' di governare sufficiente, non dico per far riprendere l'italia dalla crisi, ma almeno per non ridurci al punto di essere commissariati per incapacita' manifesta. La Merkel ci avrebbe mangiato in un sol boccone a colazione.
E, francamente, guardando in faccia a Grillo e Casaleggio, ci andrei pure piano a sostenere che si tratta di duri e puri impegnati nella lotta disinteressata per il bene della Nazione e del Popolo.
Magari mi fiderei della purezza di intenti di molti deputati e senatori grillini, ma dire che non ci sono interessi personali dietro la guida del Movimento mi pare un tantino miope.

Quantomeno Letta o uno qualsiasi degli altri componenti della Kasta riescono a condurre un ragionamento sensato con le controparti internazionali senza farci passare per un paese di completi deficenti!

Sexybility ha detto...

Sono d'accordissimo, Dario. Uno quelsiasi della casta no, prendi la Santanché, per dire. ma Letta fortunatamente ha credibilità al livello internazionale. Casaleggio e Grillo, bah, starebbero a sbeffeggiarci peggio di adesso, è fantascienza.

dario ha detto...

Noooo... la santanche' nooooo! non diciamolo neanche per scherzo!

Baffobp ha detto...

Questo post evidenzia che tira di più Grillo del sesso e della masturbazione, 23 commenti vs 8.
Che tristezza

dario ha detto...

23! quasi tutti miei! Ancora piu' triste!

Anonimo ha detto...

Vorrei aggiungere alla discussione già abbastanza nutrita, visto che la parola "italiano" non definisce una malattia ma una lingua (che vanta addirittura radici antiche e di una certa rilevanza), che i duri e puri della politica italiana si trovano ormai anch'essi in un luogo che chiamasi PARLAMENTO. E che si chiama in cotal modo porprio perchè al suo interno "ci si parla". Ora, i motivi del parlare possono essere tanti ma se lo si fa restando sempre e solo sulle proprie posizioni... beh allora vuol dire che si stà solo facendo cambiar aria ai denti. e non mi sembra cosa costruttiva, comunque la si voglia vedere.

Anonimo ha detto...

@sexy ... hai posta.

Sexybility ha detto...

BRAVOOOOOOOOOOOO!! Electric!!!! BRAVO!!! PARLAMENTO, geniale!
E concordo con Baffo, ho avuto più visualizzazioni ieri che parlando di sesso. ma a noi italiani piace farci sodomizzare da questi un po' individualisti e fascisti.

UnLupoinToscana ha detto...

Proprio per poter argomentare il mio pensiero su Grillo e i grillini (e relativa stampa amica e nemica) ho voluto leggere alcuni libri con conseguente recensione. Cosa ne penso? Conosco personalmente un eletto 5 stelle e so per certo che tollera poco o nulla delle intromissioni e sciocchezze di Grillo e Casaleggio. Il fatto è che lì, almeno tra gli eletti, persone ragionevoli che hanno scelto il movimento proprio perchè dava loro quelle garanzie di partecipazione dal basso e pulizia che con un Pd, tra i tanti, si è persa del tutto. E poi, sempre tra gli eletti, ci sono i soldatini, versione alla fin fine non troppo diversa dei servi berlusconiani. Innamorati, forse sinceramente forse no, del Capo.E poi gli elettori e i militanti: un mondo variegato di impegno sincero misto a fanatismo dove si apre bocca e si dà aria senza capire neanche quello che si dice (esempio lampante sulla Costituzione, difesa a oltranza mentre poi si pretende il venire meno degli art. 67 e 49, e di altri). A volte mi ha stupito la violenza verbale di alcuni o molti simpatizzanti (il riferimento è a fb e ai forum). Credo che quello grillino sia un mondo molto variegato e purtroppo condizionato da un Grillo che è entrato ormai nel personaggio e, come disse Montanelli della Lega, è diventato ormai un termometro della malattia ma non la medicina. Quando si perde il buonsenso la medicina non funziona più, ammesso che potesse funzionare già da prima. Un peccato perchè in merito a tanti temi come l'ecologia, le grandi opere inutili, la partecipazione dei cittadini, tralasciando alcune follie del programma, avevano pure buone idee. Malamente sprecate.

UnLupoinToscana ha detto...

Sexy però.....a dirla tutta non so se questo post sia del tutto a-sessuato. Se ci pensi bene, come la metti (sostanzialmente a pecorina) quando si parla di partiti italiani e politica del XXI come va a finire? Te lo buttano nel baugigi! (etimologia etrusca, ricorda). Quindi qualcosa di sessuale c'è comunque. Sodomitica seppur per niente piacevole.

Sexybility ha detto...

Sono d'accordo, la tua analisi mi sembra reale. Sono consapevole del fatto che si tratta di una quantità di persone che la pensano in modi diversi e che volevano stare in un movimento dove non ci fosse la corruzione che c'è negli altri. Giusto. Ma se non sei d'accordo con leader che ci stai a fare? Ci sono delle cose del movimento che mi piacciono, ma non ci entrerei mai comunque. Come dice un proverbio, "Il pesce puzza dalla testa" ;)

Davide ha detto...

Questa cosa del pesce mi sembra una semplificazione, se andiamo a vedere nella realtà dei fatti, ci sono state espulsioni nel movimento, perchè hanno in qualche modo violato le regole, o lo statuto, di cui possiamo discutere la validità, ma che conoscevano e che avevano, almeno gli eletti, non gli elettori ovviamente, condiviso al 100%. Ora si può iniziare a parlare di st...ate riguardo all' opportunità politica, ma è un controsenso perchè le regole erano chiare all' inizio. La discussione c'è sui modi per realizzare i principi, ad esempio come si risolve il problema delle opere inutili, non sulle regole. Esplusioni per non rispetto delle regole sono per me valide, al contrario di espulsioni per coprire fatti gravi (vedi condanne, o peggio per eliminare elementi di disturbo che portano alla luce fatti gravi) come fanno gli altri partiti, e qui si che il pesce puzza in testa. Mi sembra anche una bella lezione per l' italia. Non vedo cosa c'entra Grillo in tutto questo. Poi, per favore, io cercherei di evitare di guardare i grillini con il filtro berlusconiano, come se fossero strumenti di uno solo. Credo che molti abbiano condiviso i principi e le lotte che proponevano, e che ancora combattono nel silenzio, oltre che le battute da circo, non siete solo voi quelli intelligenti che capiscono.

Sexybility ha detto...

alcuni sono stati espulsi perché hanno OSATO criticare Grillo o dissentire con lui. Questo è grave. Se si considera che, come Berlusconi, è il proprietario del simbolo del movimento, cosa inquietante.
Le regole chiare all'inizio non vogliono dire che uno poi non cambi idea, quando si ritrova ai fatti, ossia in parlamento. Grillo c'entra perché di fatto possiede il simbolo del movi,ento e decide chi resta, chi va e la linea politica. Molti grillini condividono pienamente la causa per cui si batte Grillo, per carità. Quelloc he secondo me non capiscono è che la politica non si fa così. Non si fa scendendo sul personale in parlamento, non si fa facendo demagogia ogni qual volta prendono la parola, non si fa salendo sui tetti, non si fa facendo i duri e puri per non sporcarsi le mani con la casta, la politica è un'altra cosa. Con ciò non voglio dire che siccome la maggior parte della classe dirigente sappia invece queste cose fa bene a fare quello che fa, depreco gli uni e gli altri modi.

dario ha detto...

Io credo che lo scopo del Parlamento, e quindi lo scopo di ciascun deputato o senatore eletto dal popolo, e' quello di governare il paese. Il Parlamento e' sovrano. Cioe' e' quello che decide cosa fare e cosa no.
Naturalmente non e' che questo garantisca che ogni parlamentare o ogni gruppo parlamentare possa fare quello che vuole, in accordo o contro i programmi dichiarati all'elettorato. Perche' cio' che vuole uno puo' essere l'opposto di cio' che vuole l'altro, e nel migliore dei casi questa strategia porterebbe a un'impossibilita' di prendere decisioni, nel peggiore alla possibilita' di prenderne di alcune tra loro contrastanti.
No, il Parlamento e' sovrano nel senso che le persone che lo compongono devono confrontarsi, litigare, scannarsi finche' non giungono ad una linea politica il piu' possibile intelligente e coerente per il bene della nazione.
Il che non significa che le posizioni particolari che vengono limate, piallate o addirittura cestinate non siano giuste (e poi, chi e', se non l'intero Parlamento che giudica la loro giustezza?).
Significa che, proprio perche' c'e' disaccordo, occorre che ciascuno cerchi di dare il proprio contributo per ottenere una soluzione unitaria.
Il Parlamento e' colui che decide, tramite le teste di coloro che lo compongono. Il difficile sta nel riuscire a creare un'unica intelligenza dal confronto reciproco dei parlamentari, e fornire cosi' un efficacie strumento per governare il paese.

Quindi, il compito principale di ogni parlamentare, e di ogni gruppo, e' quello di confrontarsi con gli altri parlamentari e con gli altri gruppi. Non e' che c'e' scritto da nessuna parte, credo, ma e' cosi' che funziona, come dice la nostra sexy Sexy.

Il M5S non puo' governare da solo, perche' non ha la maggioranza assoluta. E grazie al cielo che non puo' (cosi' come grazie al cielo che non c'e' alcun Partito cosi' unitario e compatto che ce l'abbia), perche' se cosi' fosse, forse si garantirebbe maggiore governabilita', ma non si rispetterebbero i valori di tutte le minoranze, che invece non solo possono, ma DEVONO dire la propria e cercare di realizzare, mediando, le ragioni di coloro che rappresentano e che le hanno votate. Questo vale ancor di piu' per il MoVimento, dal momento che gli eletti sembrano aver concordato in anticipo quale sia la linea politica da seguire e dimostrano fedelta' a quella linea.

UnUomo.InCammino ha detto...

Ho trovato quell'articolo condivisibile in alcuni punti ma paradossalmente molto "fascista" (voi a sinistra usate sempre questo termine, in alcuni commenti si cita correttamente il pensiero pasoliniano sui vari “fascismi” come quello dell'articolo che hai collegato).
L'ex kebabbaro rientra in una visione assolutista (anche per questo "fascista"), morale (alcuni concetti come progressismo o welfare sono citati come assiomi di un ipotetico "bene assoluto", siamo di nuovo ad un pensiero clericale, religioso che esprimono il fascismo sia pur antagonista al fascismo dell'autore) concentrata sul personalismo avverso a G. e C. che e' cio' che l'autore tenta di criticare ferocemente.
Molte incoerenze interne, il tentativo di riportare la complessita' politica ad un dualismo destra - sinistra che e' una mappa estremamente rozza della realtà, ed e' parte del problema del potere e della sua dimensione antipolitica attuale.

Cio' che manca e' una valutazione contestuale della dimensione del M5S e dei suoi due ideologhi nella realta' culturale e sociale attuale del paese: è sufficiente spostarsi un po', grattare la vernice(tta) rossastra per osservare la mancanza completa di osservazione dello stato assolutamente degenerato, preoccupante, autoritario e personalistico (ben celati dalla opacita' dei meccanismi di potere interni) degli altri partiti e la realizzazione de-facto di una sorta di oligarchia occulta, travisata da democrazia e relativo svuotamento gia' attuato della democrazia e dei suoi meccanismi di bilancio e contrapposizione, peraltro tutto realizzato da forze politiche “precedenti” al M5S e ad esso non solo estranee ma speculativamente ostili.
Nel regno dei ciechi il monocolo è re.
Ecco, il kebabbaro raccoglie questa miscellanea incoerente di robe (alcune sensate, il resto viscerali, anacronistiche, imprecise) si dimentica dei ciechi e si concentra sulle terribili pecche e mancanze del monocolo.
Sarebbe divertente fare un'analisi retorica e critica di molti passaggi incoerenti o che usano sistemi di pensiero, polemici o dialettici della stessa natura di ciò che l'autore intende criticare aspramente.

Detto questo non aggiungo qui le mie critiche (feroci) a non poche posizioni del M5S.

dario ha detto...

Perche', UomoInCammino, dici cosi'?

Ehm.... non posso parlare per "l'autore", ma per quanto riguarda me, se i deputati e senatori del M5S avessero cercato di allearsi al PD al fine di governare e di cambiare quel dualismo politico e quella degenerazione della politica di cui sono ben cosciente, sarebbero magari riusciti a fare qualcosa in tal senso. Ma occupare quel posto senza agire significa solo intralciare la liberta' di movimento di tutti gli altri. Fare male, secondo me, e' sicuramente meglio che non fare del tutto, soprattutto in una condizione come l'attuale in cui l'immobilismo ci sta facendo sprofondare in un baratro senza ritorno.

Il Parlamento e' un luogo di confronto, di scambio culturale e di compromessi. Tutte cose che il M5S ha rifiutato in partenza. Se non l'avesse fatto, chissa', magari sarebbe diventato davvero un Partito con una connotazione politica precisa. Magari avrebbe perso molti voti, ma sicuramente avrebbe guadagnato il mio.

UnUomo.InCammino ha detto...

C'è un tale e profonda incompatibilità su quasi tutte le dimensioni della politica, della filosofia politica, del metodo politico, dei valori, delle prospettive tra PD e M5S che ritengo irragionevole anche solo credere o auspicare una alleanza.


> Fare male, secondo me, e' sicuramente meglio che non fare del tutto

L'ultima pagina che ho scritto, ha, su sei punti, quattro di dissennati disastri del fare, uno di disastro del non fare.
Anche la visione politica è incompatibile tra le due forze politiche che potremmo ridurre schematicamente e brutalmente a ipernormazione morale e "correttiva" (PD) e un tentativo timido di decrescita normativa, di riduzione della complessità patologica e totalizzante delle strutture di potere, morali nella vita delle persone.

Questo ad un certo livello di astrazione.
Se poi si arriva alla (anti)politica, quella che dovrebbe essere la Politica, la contrapposizione su cosa fare, non fare e come fare è pressoché completa.
Avevo scritto una lista di scelte (anti)politiche in cui la contrapposizione è completa ma era diventata ingombrante e l'ho rimossa.

Il timido radicalismo del M5S è per sua natura incompatibile con la moderazione estremista timidamente riformista del PD. Quindi anche l'intensità del pensiero e dell'azione politica sono profondamente diverse, incompatibili.

dario ha detto...

Eppure io rimango convinto che i governi debbano essere fatti dalle maggioranze, non perche' le maggioranze siano autorevoli nelle decisioni globali, ma perche' lo sono senz'altro di piu' delle minoranze.

Questo comporta che le minoranze si debbano adeguare ad essere escluse dal potere rimanendo all'opposizione oppure ad allearsi con altri per costituire maggioranze che tirino i fili.

Una nazione deve essere governata. Tanto quanto non ha senso che M5S si allei con PD o PDL, altrettanto non ha senso che PD si allei con PDL. Sfortunatamente si tratta di tre minoranze.

Non e' piu' o meno questa la questione?

UnUomo.InCammino ha detto...

Si lavora insieme o in reciproca opposizione sulle questioni politiche, le alleanze per le alleanze sono un non-sense assurdo che è diventato prassi politica.
Su questa cosa siamo d'accordo: la votiamo.
Su questa cosa non siamo d'accordo, non la votiamo.

Il risultato qualitativo della produzione parlaementare (ma anche agli altri livelli della cosa pubblica) è insiemi di disposizioni spesso clamorosamente opposte negli intenti, nei risultati, nelle conseguenze.
Norme e disposizioni ciarpame ottenute proprio per compromesso, mettendo insieme ciò che NON può essere messo né stare insieme (io ho usato la metafora dell'auto con più acceleratore pigiato a manetta e più freno a mano tirato).

Se esiste un paese che ha quattro spicchi grossomodo equivalenti
I - non votanti
II - pentastellati
III- area PD
IV - area PDL
come fare?
O sospendiamo la democrazia o accettiamo la realtà che nessuna di tali ha una maggioranza sufficiente.
E' come se in una società di tre soci, ci fossero tre idee incompatibili sul prossimo investimento da fare.
Supposto sempre che il principio quantitativo, democratico possa avere sempre un senso (e non lo ha, come ricordi a casa tua), le maggioranze, a mio avviso, forse anche nella maggior parte delle questioni, sono MENO AUTOREVOLI delle minoranze.
L'eccellenza e la visione è da sempre, storicamente, parte di minoranze pioneristiche (sarà anche il motivo per cui alcune cose decenti del M5S si stanno annacquando nella dimensione quantitativamente maggiore del movimento e nella ricerca demagogica del consenso, ricerca che lo avvicina ai partiti).

Dopo molti decenni di connivenza tra le due aree apparentemente alternative, ora c'è questo terzo polo incomodo che rende (a mio avviso molto ecologicamente) assai più difficile arrivare a degli accordi e rende palese che ci siano tali accordi-compromesso.
E' una presenza molto più forte (e più qualificata) di quella dell' IdV, unica piccola opposizione nella scorsa legislatura.

Il problema di questa gestione del potere è proprio
1 - il personalismo (pro o contro)
2 - le alleanze autoreferenziali

In questo contesto la politica scompare.
Anche questo cercare di rimanere alla politica i pentastellati sono alieni e quindi provocano forti reazioni di rigetto.
A differenza dell'ex kebabbaro ritengo che questo sia ecologico.

dario ha detto...

Dici: "Su questa cosa siamo d'accordo: la votiamo. Su questa cosa non siamo d'accordo, non la votiamo.". Se "questa cosa" in un caso particolare e' la fiducia al governo, allora la differenza tra "la votiamo" e "non la votiamo" fa l'appartenenza o la non appartenenza alla coalizione di governo. Se si pensa che spassionatamente il M5S possa votare o no il singolo provvedimento, perche' bisogna invece non ammettere che PD e PdL siano legittimati a votare o no la fiducia al governo? A me il governo Letta non piace proprio, ma se fossi stato in Parlamento, ne avrei votato la fiducia, perche' ritengo che avere un governo sia necessario, e il governo Letta, nel momento in cui e' stato nominato, era l'unico possibile. Secondo coscienza avrei accettato un compromesso per il bene della Nazione. Che c'e' di male? Naturalmente il ragionamento parte dalla considerazione che il governo Letta fosse l'unico possibile, e che un governo sia necessario alla Nazione. Se la pensi in modo diverso, puoi anche votare la sfiducia. Ma questo presupporrebbe che esista un governo migliore o che la condizione di non-governo sia una condizione migliore del governo Letta. Sulla seconda possiamo discutere, sulla prima mi pare che il M5S non avesse le idee molto chiare.

Sono d'accordo che le minoranze spesso sono piu' autorevoli delle maggioranze. Il problema e' quell'avverbio "spesso", che presuppone che ci sia un'entita' che decida quando una minoranza e' piu' autorevole della maggioranza e di altre minoranze contemporanee, e quando non lo e'.
Naturalmente questa entita', in democrazia, dovrebbe essere espressione del popolo. Cioe' dovrebbe esserci un voto che puo' scaturire in una maggioranza che pensa che quella minoranza sia piu' autorevole della maggioranza e una minoranza che pensa che quella minoranza non lo sia. O viceversa (che mi pare piu' probabile). In ogni caso si porrebbe il problema di capire se la maggioranza sia piu' autorevole o meno della minoranza, supposto che non si possa decidere quantitativamente l'autorevolezza. E via dicendo.

Il metodo democratico secondo me e' tutt'altro dall'essere quello definitivamente giusto (qualunque valore etico si attribuisca a questo aggettivo). Ma e' sicuramente, tra quelli pensabili (o almeno tra quelli "pensati" che io conosca), quello meno ingiusto. Non potendo determinare cosa sia meglio per tutti, lo si chiede ai cittadini. L'accozzaglia del bene individuale degli individui che costituiscono un gruppo non sempre equivale al bene del gruppo. Fare politica, a qualunque livello, secondo me, equivale a perseguire il bene del gruppo a scapito di quello individuale. Naturalmente la valutazione di quale sia il bene del gruppo e' di nuovo individuale. Se non lo fosse, il Problema del Buon Governo non si porrebbe. Se si conoscesse aprioristicamente quale fosse il bene della Nazione, la Dittatura e la Democrazia equivarrebbero. Quale sia il bene del gruppo e' un problema individuale, ma l'oggetto del perseguimento del bene non e' l'individuo, ma il gruppo.