giovedì 31 gennaio 2013

Ma quand'è che una donna è troia?




La mia spumeggiante coinquilina spagnola
ha rotto i coglioni senza fine e pietà.
L'idillio con lei è durato sì e no un mese, poi sono cominciati
i casini:
- è diventata gelosa marcia del rapporto tra me e un ragazzo
che portava a casa di continuo;
- fa lezioni di spagnolo in cucina anziché in camera sua;
- lava i piatti che sporca dopo un giorno e mezzo, minimo;
- non pulisce casa;
- porta uomini diversi a tutte le ore.
E' proprio questo il punto.

Una volta le ho detto di avvertirmi, quando porta qualcuno,
ma giusto per non farmi trovare in mutande, tipo.
Lei mi ha risposto male, pensava la giudicassi.
Ieri mi ha detto che non devo azzardarmi a parlare 
di questa cosa, che non sono affari miei chi porta in camera sua.
Cerchiamo una coinquilina da giorni ma figurarsi se ha messo
uno straccio di annuncio, me ne sto occupando io.
Ogni volta che viene qualcuno per la casa lei è in camera con un ragazzo,
a scopare o a parlare e non si degna di uscire.
 Ma mi ha fatto sapere che sono una stronza
a non coinvolgerla nella ricerca. 
Per dire, l'altro ieri è venuta la prima ragazza a vedere
la stanza e quando l'ho avvertita da dietro la porta di camera
sua, lei era a letto con qualcuno.
"****, un secondo!"
Vabbè.
Se sei in compagnia non puoi uscire dalla stanza 
e incontrare la probabile coinquilina, 
quindi me ne sono occupata solo io per due giorni.
Ora,
mi è sembrato insinuasse che io sono una moralista,
che giudico il fatto che scopa, che ho sottinteso sia una troia,
dicendo che lei non fa altro che starsene in camera sua,
 ogni volta che viene qualcuno.
Quando da qualche tempo io stessa passo
giorni a letto con qualcuno e lei: "ti vedo più rilassata".
=_='
Bitch inside, proprio.
Ma io, Sexybility, quella che ha il blog sulle cose sconce,
 non potrei mai e poi mai giudicare una ragazza perché vive il sesso
liberamente, non è questo il punto; ma di fatto, 
se dalla mattina alla sera pensi solo a te stessa,
scopando o che ne so, giocando a burraco o altro,
e lavandoti le mani di ciò che avviene in casa, 
forse qualcosa non va.
Forse devi fare una riflessione tra te e te, perché o scopi come un 
riccio o ti infastidisci perché, quando gli altri 
te lo fanno notare pur non volendo insinuare nulla,
tu ti senti un po' troia.
La donna con le palle si assume il rischio
di essere qualificata come troia.
Se scopa tanto, va incontro a quell'appellativo col sorriso e con 
una pillola di "me ne fotto", non fa il 
diavolo a quattro.
Mi fa pensare l'adorata Samantha Jones, questa cosa.
Il problema non è la sua attività sessuale.
Il problema è che si sta facendo solo i cavoli suoi, 
e lamentandosi, per giunta.

Quindi, non posso fare a meno di chiedermi,
quand'è che una donna è troia?
Quando si scopa un ragazzo al giorno
o quando si dimostra ineducata, strafottente
e soprattutto irrispettosa?
Per me essere troia è una questione morale, 
cerebrale, prima ancora che vaginale.

venerdì 25 gennaio 2013

L'amore al tempo della precarietà





Questa canzone è uno dei più bei regali 
che mi siano stati fatti.
Una gemma.
Sapere che gli ha fatto pensare intensamente a me
è una gemma.
Sfrecciava in macchina per venire da me e la
cantava a squarciagola. Un'immagine che non ho
vissuto, che pure mi è familiare.
E il tempo del primo incanto, per una coppia oggi dura poco,
ci si trova subito catapultati nella realtà difficile,
nella precarietà della vita che a volte scolora i giorni
della nostra generazione,
nell'asfalto granuloso del contesto quotidiano,
fatto di persone che nove su dieci rompono le palle,
sotto il peso del recente passato sentimentale spinoso,
il timore per il futuro,
la paura cieca di perdersi in qualsiasi modo.
Accanto a te la realtà è mutevole,
e a volte ho voglia di viverti subito, in tutte le cose che possiamo
fare insieme, perché lo so che sono un'infinità,
ho fretta di viverle adesso, sono impaziente;
un'altra parte di me, invece, mi accarezza i capelli
e mi sussurra di godere di tutto questo a poco a poco.
Mi fa quietare, un accenno di sorriso consapevole.
In questo tempo in cui gli innamorati vorrebbero viversi 
in pace, in case fatte per loro, attraverso viaggi in posti da riscoprire,
si ritrovano spesso a lavorare silenziosamente,
l'uno accanto all'altra, in una stanza colorata della loro
voglia di costruire qualcosa.
Insieme.
La "quasi" spensieratezza dei nostri primi giorni mi manca già.

mercoledì 23 gennaio 2013

Ma come si gode col Sessantanove





Comunque se non avete mai goduto col 69 allora
vuol dire che non l'avete fatto bene;
chi non l'ha fatto bene racconta di aver fatto
male quello che doveva fare mentre godeva
per quello che gli stavano facendo...
perché il rischio è un po' questo, in fin dei conti:
se chi sta con la faccia sui tuoi genitali sta facendo
un bel lavoretto, ti scordi pure come ti chiami,
figurati se ricordi come dargli piacere.
Cielo santissimo, avere tutto quell'apparato genitale
sopra il viso ti fa sentire improvvisamente ricca,
o un orso che non sa bene daquale barattolo di miele
possa cominciare a leccare.
                                      Io non ho goduto solo per quello che stava facendo lui,
ma soprattutto perché nel frattempo
avevo la bocca scivolosamente occupata.

sabato 19 gennaio 2013

Mr Micia




Ossia colui che sa mangiare la micia.
 Vi ricordate quella puntata di Sex and the City in cui
una delle quattro sta con un uomo che è bravissimo a 
far venire le donne con la bocca? 
Mr Micia, lo chiamano.
Ecco, io l'ho conosciuto. 
Devo essere sincera, nessuno ci aveva mai saputo
fare con me, là sotto.
L'appassionata della fellatio era rimasta senza
il suo corrispettivo: nessuno mai l'aveva fatta venire con la lingua,
né credevo fosse possibile
- mi ero arresa - 
finchè non sono finita a cosce aperte sotto Mr Micia.
Per lui non sono un mistero, anche se mi conosce da poco.
E così, detta alla Sherlock Holmes, 
stimolazione continua e umida della clitoride,
affondi di lingua e dita nella vagina,
arruffamento di capezzoli, il clitoride,
(che durante l'orgasmo si ritira)
continuava ad essere soavemente stimolato, lui
e tutte le sue migliaia di terminazioni nervose.
In sintesi:
sensazione che l'orgasmo più intenso di sempre
 non dovesse più finire, fremiti per tutto il corpo,
muscoli allo spasmo,
polpacci quasi del tutto in crampi.
Tempi di ripresa stimati...non pervenuti.




venerdì 18 gennaio 2013

Ghirigoro






Questa canzone mi ricorda un'estate
in cui di sera andavo a fare l'amore in un parcheggio
vicino al mare; accanto alla nostra auto c'erano
uomini con le prostitute, e mi sentivo un po' prostituta 
anch'io, con le gambe fuori dal finestrino,
anche se io avevo fatto l'amore.
Era l'età che non potevi farlo a casa perché c'erano i tuoi
e allora, dove lo facevi? Avresti voluto esistessero posti
caldi o freschi dove potersi amare in pace,
anche a diciassette anni.
E poi mi ricorda il video con quella zoccoletta che faceva finta
di svenire e poi si complicava la vita con due uomini.
Non si può avere tutto.
Avevo un amico, che poi si è innamorato di me
e siccome io mi sono innamorata di un altro ragazzo,
lui è andato via.
E anche se sono felice
- vi racconterò dell'amore e dei miei nuovi orgasmi - 
mi dispiace che sia andato via.
Ma non si può avere tutto.


E non riesco a dire tutto, dico la metà di quello che provo.
Vorrei che sapessi che se desidero baciarti
quando parli di qualcosa, non è che non ti ascolti
o non mi interessi ciò che hai da dire,
è proprio per questo che mi avvicino,
anzi, a volte mi trattengo.
Quando mi prendi il viso tra le mani,
e percorri il collo, la nuca, i capelli,
mentre mi baci,
mi sento creta. Fai alla mia mente la stessa
cosa che fai con la mia pelle.

martedì 15 gennaio 2013

A proposito di gay, nozze e adozioni





Da pochi giorni si parla ancora di gay e famiglia.
A Parigi si sfila contro nozze e adozioni gay,
mentre la Cassazione afferma che sia un «mero pregiudizio» 
sostenere che «sia dannoso per l'equilibrato sviluppo del bambino 
il fatto di vivere in una famiglia incentrata su una coppia omosessuale». 
Non mi avrebbe stupito un corteo come quello parigino qui in Italia
e una sentenza come quella della Cassazione in un processo francese.
Credo comunque si stia parlando di due cose ben diverse.
Seriamente, che cazzo di problemi vi crea il matrimonio
tra due omosessuali? Saranno fatti loro, no?
Sono persone che hanno diritto ad amarsi, a voler suggellare
col matrimonio il loro rapporto, nonché a godere della protezione
che il matrimonio garantisce a due coniugi.
Tanto si amerebbero lo stesso.
Solo che avrebbero una vita d'inferno burocratico.
Non riconoscerle di fatto è un torto a loro come esseri umani.

L'altra questione, quella veramente spinosa,
quella che coinvolgerebbe ALTRE persone,
 è quella delle adozioni.

La Cassazione ha respinto il ricorso in questione,
 partendo dal presupposto che:
«non sono poste certezze scientifiche o dati di esperienza, 
bensì il mero pregiudizio che sia dannoso 
per l'equilibrato sviluppo del bambino
 il fatto di vivere in una famiglia incentrata 
su una coppia omosessuale».

Come cittadina, come socialista, sono molto soddisfatta,
ma allora, perché non riesco a gioire,
ad essere del tutto convinta che sia la cosa giusta?
Perché ho vissuto con due donne,
madre e figlia, mica una coppia,
e mi è mancato un padre, a casa.
E di pregiudizi ne ho vissuti più del giusto;
e non ho del tutto capito gli effetti dell'aver dormito
con mia madre per anni...sulla mia sessualità.
Di questo ho già parlato altrove.
Probabilmente se non avessi vissuto quei pregiudizi mi sarebbe
rimasta solo la mancanza della figura paterna;
ma non riesco a non immaginare un bambino
che guarda altri bambini, mentre si chiede perché
gli sono toccati due genitori dello stesso sesso.

A letto con Sexybility | Mi hanno scoperta!





Ebbene sì. 
Preciso subito che non prendo appuntamenti
in questa sede, per fare sesso, è successo il contrario:
ho conosciuto qualcuno che sa che ho questo blog e ci ho fatto l'amore.
Io che mi vantavo del fatto che solo una persona sapesse di me,
- ciao Lory :) -
ora sono due. Due.
Mi ha sgamata per caso, o io sono troppo ingenua o volevo
farmi vedere per come sono, una ragazza timida e zoccola,
una che i pensieri sconci se li appunta su un blog.
Ora, è successa un'altra cosa impensabile.
Raramente rimango senza parole, ma lui riesce 
a farmici restare sempre più spesso.
Mi sta spiazzando.
Pensavo di poterlo stravolgere, di farne tenera creta
da tenere delicatamente nelle mani,
e invece sta succedendo il contrario.
Ho bisogno di dire quello che penso in questo blog, senza filtri.
Non voglio cambiare.
Quindi dirò subito che la fissata dei pompini che non sono altro,
ha avuto paura di non essere all'altezza di ciò che scrive qui.
Merda, scrivo di punti L, di gittate spermatiche esagerate
di orgasmi intensi e fontanelle calde di sperma,
riuscirò a fargli un pompino come si deve???!
Ho pensato questo.
 Non vi dirò se poi ci sono riuscita.

lunedì 14 gennaio 2013

Un pene grande






Ce l'hai così grande, che quando mi penetri tocchi
tutti i punti possibili, G, C, K, Y...
Mi riempi il ventre e godo al solo pensiero di avere
un pene così grande in mezzo alle cosce. 
Eppure non sono una fanatica delle dimensioni.
I cazzi piccoli li infili ovunque, senza stress,
senza starsi a preoccupare che un rapporto diventi
un'ecografia interna delle viscere,
ci giochi e rigiochi facilmente,
la fellatio è facile;
quelli grandi richiedono più impegno
- apri la bocca un po' di più, ché poi si sentono i denti -
non si può restare indifferenti, quando te li senti dentro.
E poi possono essere grandi in tanti modi, lunghi o 
meno lunghi e nerboruti, come fossero tre in uno.
A me piace in tutti i modi.

sabato 12 gennaio 2013

La verità del signor L.





Il signor L. così commentava il mio ultimo post:

Il signor L. suggerisce alla signorina Sexi 
di proseguire le sue esplorazioni, 
egli ritiene che l'identità stia nel corpo più che altrove.

Osservazione che io trovo vera quanto mai.
Per anni ho fatto parte di un blog sul sesso e più che guardare
immagini sporcaccesche si ragionava molto sulla sessualità,
ci si confrontava sui gusti e sulle ragioni dei proprio gusti.
E' stato così che ho scoperto moltissime cose di me,
da dove provengo. Certo, era una riflessione parziale,
ma ha completato un puzzle.
Un esempio?
Sapevo che non avrei potuto trovarmi a mio agio
a letto con qualcuno che volesse legarmi, limitare
i miei movimenti; le persone del forum, o meglio,
la loro curiosità, a tratti morbosa , mi ha aiutata a chiedermi il perché.
Era tutto strettamente legato alla mia infanzia,
- come sempre -
durante la quale una buona parte della mia famiglia mi ha fatto del male,
senza che potessi difendermi. Ero piccola, come avrei potuto?
Ma il risultato è che non mi fido di nessuno, dunque se mi
legassero a letto potrei impazzire, ferma all'idea che se
mi trovo a disagio non potrei difendermi, senza muovermi,
come se comunicare il disagio non servisse a niente.
Quindi, sì, caro Signor L., l'identità
sta nel corpo più che altrove.
Chiedersi il perché di certi nostri gusti sessuali...
può essere illuminante.

mercoledì 9 gennaio 2013

Vi presento Mandingo Mulatto





 Il telecomando di Sky, come dicono ad Oxford,
Glie fa 'na pippa.
Vi presento il vibratore che ho ricevuto a Natale,
'fallo realistico dotato di possenti testicoli' della Doc Johnson,
Lungo 15 cm circa. 'Realizzato in materiale SilaGel: antibatterico, no tossico, 
senza lattice e cadmio', recita la descrizione.
L'idea di infilarsi qualcosa di cadmio in vagina
Non è proprio eccitante, ma vi assicuro che il mulattone fa la sua porca ehm...figura.
Il materiale è veramente realistico, dà un bell'effetto
Sulla pelle. Unico neo, l'odore. Se l'hai appena
Usato si sente!!! L'odore tipico, osserva l'amico che me l'ha spedito.
Meno male che mia mamma non usa nulla di ciò, quindi
Non mi può sgamare.
Ghghgh!!
Ora resta solo da trovargli un nascondiglio in camera mia,
O peggio, un posticino nella mia valigia stracarica.
Si torna a Roma.




lunedì 7 gennaio 2013

...e vorrò il tuo sperma




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Se mi desideri, non darlo troppo a vedere.
Dev'essere una cosa più chimica che plateale, devi farmi sentire
l'elettricità, quando sfiori il mio braccio col tuo;
lo sguardo deve posarsi di sfuggita sulle mie curve,
più diretto verso gli occhi.
Usa poche parole, leggere: implicito dev'essere il tuo nome.
La sincerità lasciala alla tua erezione
e vorrò il tuo sperma.

venerdì 4 gennaio 2013

Mi siete mancati | Le feste di Sexy



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Da dove comincio.
La mia vita non è mai stata così affollata come da quando
ho deciso di aprirmi agli altri.
E di usare un dildo da mandingo mulatto.
...Che a proposito, ingrifa moltissimo e a volte fa male, tant'è grosso.
Ho passato un lungo periodo a casa e c'è stato qualcuno che mi ha seguita.
E' stato come fare il giocoliere che cerca di esercitarsi con tanti birilli
e ogni tanto gli cadono tutti in testa;
e anche un po' come gestire un porto di mare.
A parte un ragazzo che considero amico...che però mi si farebbe
molto volentieri, è venuto a trovarmi il ragazzo dei libri.
Io non credo di aver mai sperimentato una tale
adorazione della mia persona, né la sensazione di guardarmi
allo specchio e vedere un'altra persona.
Noi...abbiamo un comune sentire, che non so come spiegare.
E allora la parte razionale di me è letteralmente atterrita,
rifiuta l'idea di invischiarsi in un altro rapporto serio,
ne sente tutta la pressione;
l'altra parte, quella zoccola, appena se lo ritroverà sotto le mani
lo ridurrà malissimo...cioè benissimo...
cioè un po' disidratato.
Come avete passato le feste, gente?