mercoledì 28 novembre 2012

La combinazione vincente




Aprirsi agli altri, aprire le cosce agli altri.
Nel preciso istante in cui ho cominciato a riflettere 
Su queste due cose e metterle in pratica è successo di tutto.
La tizia un po' isolata, immersa nello studio della letteratura non
Ha fatto altro che sentir bussare alla sua porta, spesso non sapendo
Come gestire le situazioni. Un casino.
Ora un ragazzo che da poco ha troncato con una tipa pragmatica e poco
Romantica mi insegue coi messaggi, bussa alla mia porta
Con educazione. Chissà come mi vede, così imbevuta di letteratura,
Ora come ora devo sembrare una specie di oasi, a qualcuno che cerca
Di dimenticare i propri problemi leggendo, come fa lui.
Perché la letteratura a volte ti spiega cosa stai passando, o semplicemente
Ti fa vivere altre vite per sfuggire alla tua anche solo per un'ora.
A breve sarà il mio compleanno e io non ho voglia di festeggiare.
Vorrei un lavoro, un compagno e dei figli.
Non puoi avere tutto, dicono.
Ok, allora qual è la combinazione vincente?
Il bambino da sola anche no, un padre, per quanto stronzo,
Bisogna pur sempre averlo;
L'uomo? Sarebbe un ottimo punto di partenza.
Il lavoro? Quello è in cima alle mie esigenze, nonché ai miei
Desideri. L'uomo e il bambino no, potrei impazzire senza lavorare.
Maledetto paese di merda, se non avrò quello che è giusto me ne andrò.

giovedì 22 novembre 2012

La puzza di "piangifiga"






Io li chiamo così.
Sono uomini di tutte le età che non vedono una patatina
dal pleistocene e quindi assumono comportamenti che 
noi donne odoriamo come il pecorino andato a male.
Carini quelli che, non sapendo fischiare, canticchiano
mentre vedono passare una donna per strada e poi, classico,
si girano per guardarle il culo, ma questo lo a pure chi scopa.
 I piangifiga sono quelli che solo noi donne scorgiamo il rivoletto
di bava che bagna pernennemente le loro boccucce;
che si informano, quando escono con gli amici,
su chi c'è e chi non c'è, per capire se vedranno
qualche nuova fanciulla; sono quelli che chiedono
delle tue amiche di facebook con le foto del profilo fighe, 
ecco, ti tormentano affinché tu gli presenti le tue amiche
single e meno single, ché tanto non sono gelosi.
Spesso le loro battute sono a sfondo sessuale, hanno una
sola cosa in testa, un triangolino stile Servi della Gleba del grande Elio.
Io li capisco, conosco bene l'effetto di rincoglionimento
che produce il desiderio di una donna, ci si perde nella contemplazione
del suo corpo, nonché in pensierini più o meno piccanti sulle fantasie
che suscita, il "cosa le farei", per intenderci.
Ma, cari piangifiga, il vostro modo di fare è quanto di più
antisessuale possa esserci. Come dire, probabilmente se foste gli 
ultimi uomini sulla terra alla fine ci faremmo impalare, altrimenti la 
cosa mi pare difficile.
Cosa farei al vostro posto?
Una cosa che ci attira peggio dei feromoni: fingere che voi, di figa,
ne avete quanta ne volete. Non millantate storie false, lo capiremmo, ma
pensate intensamente di poter scopare quando vi pare, questo trasparirà
dai vostri comportamenti,
una sazietà che invece a noi farà venire fame.

martedì 20 novembre 2012

Un letto affollato | Arrivederci Roma




Nelle ultime trentasei ore la mia alcova è stata un poco affollata.
Non lo era così tanto da quando ho incontrato la primavera di una
squadra di calcio in un albergo.
Scherzo.
È cosí complicato che se dovessi spiegare tutto
Scriverei almeno otto post.
Tra venerdí e domenica ho dormito con tre uomini, però
Ho fatto sesso solo con uno di loro.
Venerdí sono andata ad un concerto con un ragazzo
Con cui sono stata un bel po' di anni fa. Siamo rimasti ottimi
Amici, ci prova sí e no ogni due anni.
Non gli è mai passata.
Sembra un romanzetto harmony ma é vero.
Ultimamente mi aveva detto di essere innamorato di una ragazza,
Ma quella sera ha baciato me che ero troppo ubriaca per intendere e volere.
E lí per lí è stato bello, il quarantenne me li faceva sospirare, i baci.
Ma appena ho capito che per lui era un gesto serio e non una limonata
"Tanto perchè abbiamo bevuto", mi sono chiesta se dovevo prendere in considerazione
L'idea di stare con qualcuno che c'è da dieci anni, per me.
Abbiamo dormito insieme, lui col "microfono direzionale" puntato
Nella mia schiena, io in astinenza ma di nuovo lucida per decidere di
Non sbagliare fino in fondo e, cosa scioccante, piú si avvicinava a me e piú
Pensavo al mio ex quarantenne.
Eppure io è lui eravamo venuti a Roma per un weekend romantico anni fa,
Tre giorni che non ho mai dimenticato.
Ho dei ricordi bellissimi con lui è mi sembra di averli inficiati,
Se penso alla faccia con cui la mattina dopo è andato via, nessuno dei due
Aveva dormito, e io avevo scansato le sue effusioni tutta la notte.
Il giorno dopo vedo il quarantenne per salutarlo, visto che sono in partenza, e
Ci finisco a letto.
Seconda cazzata del giorno, penso.
Sesso TFR, trattamento di fine rapporto.
Perchè mi manca, nonostante tutto.
Perchè ne sono innamorata, anche se non voglio più esserlo.
Anche lui si è rotolato tra le mie lenzuola, con più successo.
Era romantico, appassionato, ma so che è così perché mi sta perdendo.
È poi il sesso TFR è sempre una forza.
Quella sera esco con un mio amico, con cui guardavo film fino alle quattro
Del mattino.  Facciamo un giro in centro, dico arrivederci a Roma, perdendo i per
I dintorni di piazza Navona sotto la pioggia.
Lui passa la notte con me.
Sente che non riesco a dormire, che sono angosciata per l'esame di dottorato
Imminente e anche per i miei casini sentimentali.
Stranamente però saperlo vicino a me mi tranquillizza.
Mi addormento e gli dò un calcio.
Cazzo, è troppo tempo che dormo da sola.
La mattina dopo, domenica, sveglia alle otto perché devo prendere l'aereo e lui
Mi chiede di abbracciarci un po' perché gli mancherà quella ragazza un po' asociale,
Sempre in mezzo ai libri, che ogni tanto dice frasi da zoccola.
Lo abbraccio, sono felice di salutarlo così e sento il cuore che gli batte forte.
Altro cliché da romanzetto rosa, i know.
Mi fa il caffè mentre chiudo la valigia, mi saluta con due piccolissimi baci,
Uno in guancia e uno sulle labbra, di cui poi si scuserà, io ho fretta e non approfondisco.
Tripletta.
Tornò a casa con la valigia carica di impicci sentimentali e mia mamma contenta perché
Evidentemente a Roma si scopa molto.
Lo so, non è normale, mia mamma sicuramente non è un cliché da romanzetto rosa.
Arrivederci Roma.


venerdì 16 novembre 2012

Seduzione & Aperitivi


Immagine tratta dal film "Il posto delle fragole" di Bergman


Ho partecipato ad un incontro letterario sul tema
della seduzione. La tipa affrontava il discorso citando
vari passi di autori di letteratura, per sostenere delle tesi.
 Ero con una ragazza molto bella, sembra egiziana.
E dopo l'incontro, seduta in un locale con lei, mi strafogavo di cibi
da aperitivi, buono il cocktail Paradise!
Ma chissà quando digerirò i wurstel...
Mentre parlavamo della seduzione fissavo i suoi occhi
grandi azzurro chiaro e mi facevo un'idea...
Il seduttore "seriale", quello che lo fa come sport per intenderci,
in genere è narcisista, con debolezze ben precise,
e raggiunge il suo scopo scopandoti.
Scusate il gioco di parole ma era doveroso.
Ecco, questo tipo di seduttore ho avuto la disgrazia di 
incontrarlo. Mi ha regalato forse la scopata più bella di
tutti i tempi e poi mi ha gettato come una cartaccia,
mi ha passato una malattia venerea, perciò per 
quanto mi riguarda potrebbe tirare le cuoia pure domani.


Sciocchezze a parte...era stata la sua cultura a stregarmi e
il suo umorismo. Quindi, ovviamente, il modo di muoversi,
fisicamente non è esattamente uno che quando passa per strada
tutti si girano a guardarlo, eppure scopa più lui che la mia 
coinquilina spagnola, per dire.
La seduzione consiste in un inganno, 
sostanzialmente.

Mi è stato dietro per settimane, messaggio dopo messaggio.

Il seduttore impiega il suo tempo, 
il suo fascino e la sua 
intelligenza per convincerti 
ad andare a letto con lui.
Ci vuole impegno, per farlo al meglio.

Io sembrava che stessi partecipando al festival del 
"voglio ma non posso". Quanto me l'ha dovuta menare!!!
Perché io lo sapevo che mi avrebbe devastata.
E sapevo anche che mi avrebbe aiutato a riflettere 
(leggi "sbattere il muso")
sulle dolenti tematiche paterne, visto che non è proprio
un ragazzino.
La tizia della conferenza diceva che tutti, a modo loro, sono seduttori,
quindi una dal pubblico replicava  dicendo che non è vero,
che non tutti sono capaci di sedurre.
"Non tutti sono capaci di sedurre te"
avrei voluto risponderle.
Perché magari i miei splendidi occhi biondi e i miei fluenti
capelli blu seducono un uomo e possono nausearne un altro.
La seduzione è un fatto soggettivo.
Poi mi sono guardata indietro, per chiedermi come ho sedotto
gli uomini che volevo conquistare, qualcuno mi disse "hai molte
frecce al tuo arco". Allora ho fatto una piccola lista di come
ho sedotto/attirato l'attenzione, che io sappia:

- Suonando il pianoforte
- Cucinando con loro (chi si lecca le dita è bravo)
- Sedendomi su di lui per raccontargli la storia di
Narciso ed Eco a due centimetri dalle sue labbra.
- Indossando jeans aderenti e chinandomi a salutare le persone sedute
sotto gli occhi di chi volevo sedurre.
- Con un profumo di Hermes addosso
- Con uno sguardo (colpo di fulmine per entrambi e furono cazzi amarissimi!)
- Ed ebbene sì, pure facendo un pompino proprio a quello stronzo seduttore,
che, portandosi una mano alla fronte, disse balbettando:
-Ti piace farlo?
-Sì.
-Lo fai da dio.

So' soddisfazioni.

mercoledì 14 novembre 2012

Meravigliosa complessità dell'apparato genitale femminile | V per godere




Non voglio sminuire quella meravigliosa protuberanza che
ogni uomo ha in mezzo alle cosce, proprio non mi va: l'amo troppo; 
ma non si può negare che l'apparato genitale femminile sia più complesso,
anzitutto perché ha anche la funzione di dare la vita,
mica solo quella di scopare e urinare.
L'ho detto, oh.
Ci avete mai riflettuto?
Voi uomini orinate, fate sesso, godete e vi riproducete
sempre con lo stesso arnese,
per forza che poi ne andate orgogliosi, è multitasking
che manco una CPU nuova nuova.
Noi, invece, abbiamo tutto un apparato pieno di fori
paradisiaci, caverne delle meraviglie, piccolissimi organi
pieni di terminazioni nervose che fanno sognare.
Te credo che poi siamo complicate ai vostri occhi.
Niente sembra facile con noi.
A me quella V là sopra parla del giorno di Guy Fawkes,
del bellissimo V per Vendetta, di Anonymous,
ma mi ricorda anche che V è l'iniziale di Ventre.
Parola dai significati molto profondi, antichi.
Mitici.
E mi ricorda un gesto, che vale per uomini e per donne.
Posare le dita a V alla base del pene e stringere un po'
potrebbe farlo godere di più, durante il sesso;
posare le dita a V sulle grandi labbra potrebbe avere
lo stesso effetto (su di me funziona!),
posare quelle dita su una donna e poi usare la lingua...
Mmh...
Da dove mi è venuta 'sta cosa della V?
Questo è meglio che lo tenga per me.





sabato 10 novembre 2012

Dating a city | Parigine



"Uscire con la città",
questo faceva Carrie Bradshaw in una puntata di Sex and the City.
Io non capivo fino in fondo...finché non ho sperimentato
così la vita in altre città diverse dalla mia.
Firenze, Parma, Parigi, Roma.
Uscire con la città vuol dire scegliere un quartiere e perdersi
tra le sue strade e a Parigi viene piuttosto bene.
Sei mesi qua, tre là e io non mi sentivo più a casa
da nessuna parte.
A volte mi sento fuori posto perfino
nella casa in cui ho sempre vissuto.
Ora mi sento a casa in posti strani.
A Firenze casa è Piazza della Repubblica
- la libreria Edison, per la precisione -
 Ponte Vecchio e un ristorante giapponese in via
Ghibellina; nonché il Moyo...e anche un po' San Frediano.
A Parigi casa e il Museo d'Orsay e Montmartre,
mentre a Roma casa è Trastevere, la Feltrinelli di Largo Argentina
e Piazza Bologna.
E quindi c'è stato un periodo che mi sentivo 
"in cielo, in terra e in nessun luogo", con la mente
un po' dovunque, nelle strade di queste città.
Fare di un posto la propria casa 
capita e basta, non lo si decide.
Dipende da come ti accoglie.
Edison, la mia casa fiorentina, chiuderà a breve
per fare posto ad un Apple Store.
Schifo profondamente Renzi e mi stupisco di Feltrinelli.
Non si può chiudere una libreria per far posto ad un punto
vendita di telefonini e tablet, fossero anche Apple.
Ora indosso le mie parigine e vado a perdermi per Roma,
mentre rifletto da giorni su due concetti:
aprirsi agli altri;
aprire le cosce agli altri.
Ciao.

martedì 6 novembre 2012

Pompini e urla





Sono qui con la mia coinquilina spagnola ed un amico.
Nell'appartamento sotto il nostro delle studentesse un po' zoccole
fanno casino insieme ad altri ragazzi.
Allora siccome il nostro coinquilino dorme dico:
"Ma non potrebbero fare silenzio?"
E lei: "Ma sono giovani, si stanno godendo la vita".
E io: "Ho capito, ti godi la vita e fai un pompino silenzioso".
E lei: "E tu, mentre fai i pompini prova ad urlare. Provalo".
Vabbè, 'sta donna mi sta rivoluzionando la vita.

sabato 3 novembre 2012

In cerca di Barry White




Avete presente Ally McBeal?
Questo video fa qualitativamente schifo ma rende l'idea.
In quella serie TV c'era un personaggio che aveva bisogno
di sentire Barry White per caricarsi sessualmente o 
moralmente.
In qualche puntata gli capita di sentirsi giù e di non 
riuscire più a sentire Barry nella sua testa, perché 
il problema non era accendere lo stereo e piazzare un cd,
era l'energia dentro di lui, era il suo stato d'animo
che gli faceva sentire quella musica straordinaria,
densa di carica sessuale e positività.
Quando John riesce a "trovare" Barry White il ritmo
della sua carica è così forte che anche altri lo sentono e
ne vengono travolti, tra cui Robert Downey Jr 
(che io ci sbavo sopra volentierissimo, #perdire).
Questa è una delle mie canzoni preferite, la associo ad affetti
a molto cari, nonché a persone morte che continuo ad amare.
Ecco, in questo periodo sto cercando anch'io Barry White
e quando lo troverò chi si troverà vicino a me
verrà travolto. 
Ancora non so da cosa ma verrà travolto.
 
Ho passato la notte delle streghe con quella mia amica
che ama fare le cose a tre con una coppia di amici suoi,
ed eravamo in compagnia di altre persone molto simpatiche. 
Quanto ho adorato la coca corretta col Jack Daniel's, quella sera.
 Voglio dire, quel whiskey è magnifico.
Comunque.
Quella notte delle streghe ho fatto un sogno eccitante da morire.
C'era lei che stava chiusa nella stanza con lui, come altre
volte si sono riservati dei momenti solo per loro due,
senza che la compagna di lui potesse esserne infastidita.
E come altre volte un tranquillo pomeriggio di chiacchiere
tra amici si era trasformato in un incontro hot.
Finché lei non li aveva interrotti entrando nella stanza.
E lì, il copione avrebbe previsto facilmente scenate
o imbarazzo, ma non è stato questo il caso.
La mia amica e il suo migliore amico la invitavano
a fare sesso con loro.
Ammiccavano.
Ché di piacere ce n'era abbastanza per tutti e tre.
Wet wet wet dream.