sabato 28 aprile 2012

Lo schema della donna rifatta



Un mio amico sui quaranta si chiede il motivo
del suo cliché della donna siliconata.
Belle, porche, un tantino volgari e irrimediabilmente artefatte
sono le sue donne da anni a questa parte.
L'ultima è madre separata, come lui, padre separato.
Ha le sopracciglia tatuate un centimentro sopra quelle naturali,
che non esistono più, le labbra con un filo leggero di silicone e lipstick,
il naso rifatto, una curva alla francese,
le tette rifatte.
Ma perchè, cazzo?
Sarà almeno la terza donna con cui si mette che ha queste caratteristiche.
E non ci sarebbe niente di male, se non fosse che
il tizio in questione continua a dire che l'ideale sarebbe una donna
acqua e sapone come me.
"Il gioiellino", mi chiama.
Un sabato mattina mi ha detto:
"Non hai commentato la mia ultima fidanzata...
forse non lo hai fatto per discrezione".
E io gli ho detto che è carina ma artefatta, quindi lui mi ha 
confermato la sua contraddizione di fondo.
"Ma perché, con una ragazza acqua e sapone cosa succederebbe?"
gli ho domandato.
E lui:
"Non mi va di cominciare il sabato mattina 
con una seduta psicanalitica".
E riattacca.
Forse non gli va di ricordare che l'ultima volta che ne ha
sposata una poi ha divorziato.





venerdì 27 aprile 2012

Amori on line



Vi siete mai innamorati on line?
Forse innamorarsi è una parola grossa...ma di sicuro,
se avete avuto modo di confrontarvi con delle persone
qui in rete, vi sarà capitato di provare un'attrazione 
fortissima per qualcuno che non sapete neanche com'è
fatto, semplicemente perché vi va a genio quello che scrive.
Beh a me è capitato.
Stavo con un ragazzo da un paio d'anni e l'amore si era
trasformato in qualcos'altro che non so.
Sono ancora profondamente legata a lui, ma non ne ero più
innamorata, quando ho sentito forte l'attrazione per un altro ragazzo.
Poche foto, qualche chiacchiera in chat e tantissimi messaggi on line
 sui temi più disparati, dal sesso alla musica.
Avevamo una sintonia pazzesca.
Quando sento questa canzone dei Foo Fighters non posso non 
pensarlo perché quello che ho provato era desiderio allo stato puro,
una curiosità che mi faceva contorcere, struggente.
Mentre ero col mio ragazzo pensavo a lui, ascoltavo questa canzone
in macchina e pensavo a lui; avevo voglia di cambiare strada
e attraversare lo spazio che ci separava - chilometri e chilometri -
per vedere com'era, per farci l'amore, solo una volta, per
sapere se davvero tutta quella complicità fosse 
fisicamente possibile con uno sconosciuto.
Ed era primavera, come adesso; i tramonti tiepidi sul 
mio parabrezza, come adesso.
E mi sentivo una merda.
L'ho incontrato prima di sapere quanto l'avrei desiderato. 
Una volta soltanto.
Senza che succedesse nulla tra noi, ma sapevamo benissimo dove avremmo voluto essere.
Il desiderio si è amplificato per mille volte, ma non eravamo soli
e questo ha evitato che cornificassimo i rispettivi partner.
Ma il ricordo più bello legato a lui e a questa canzone
è proprio quello che ho provato, l'ardore della curiosità,
mista al desiderio del suo corpo, quella morsa allo stomaco 
che mi portava ad isolarmi ed ascoltare le canzoni che ci piacevano
e che sapevamo essere la descrizione perfetta di quello che provavamo.
 Sapevo che a letto avevamo gli stessi gusti.
Gli piace guardare negli occhi la sua donna,
mentre fa l'amore.

Sempre. 

E sembrava che quest'album parlasse di noi, dopo Everlong c'è
Walking after you che dice:

I cannot be without you
matter of fact
Ooh
I'm on your back
Another heart is cracked
in two
I'm on your back
oh

 



martedì 24 aprile 2012

L'amore in un'altra lingua


C'è di là il mio coinquilino con la sua ragazza francese.
Parlano entrambi in inglese...come si sente che viene dalla Francia,
anche se parla in inglese il suono delle vocali è quello...
Io sono qui in camera, davanti al pc,
e mi chiedo cosa possano percepire l'uno dell'altra se parlano
due lingue diverse.
Non fraintendetemi, coi gesti, con gli occhi, ci si può capire 
anche senza dire una parola, ma nella propria lingua si hanno più possibilità
di far capire meglio le sfumature dei propri sentimenti,
a descriverli fino in fondo, non è come accennarli in una
lingua che non è la propria...parlo da laureata
in lettere, la mia sarà forse una deformazione.

E' anche vero però...che per quanto si parli la stessa
lingua a volte non ci si riesce a capire comunque .

Avranno un loro codice, dei jokes, degli scherzi
tutti loro come qualsiasi coppia...
è bello immaginarli così.

Poi ovviamente interviene la parte maliziosa
che è in me che si chiede prosaicamente
in quale lingua geme lei a letto.
Io preferirei il francese mille volte.

Oui, oui, come un sospiro...mi si potrebbe
dire qualunque cosa in francese, tanto non lo parlo mica bene,
verrei pure se si elencassero una serie di vegetali.

Ma come siete prevedibili, avete votato perché scegliessi un 
video in cui si veda una bella pecorina. :))
Ok, mi dò da fare.

lunedì 23 aprile 2012

Io, mammeta e tu



Una ragazza che chiamerò Crista
mi ha scritto un po' incazzata e anche piuttosto delusa
dal suo uomo.
Da tempo aspetta che si decida ad andare via da casa 
di sua madre per vivere da solo - ed eventualmente con lei -
per porre fine alla mancanza di privacy e alla presenza
di una madre, pur discreta, ma comunque in mezzo alle palle.
Dovevano andare a vedere una vecchia casa di famiglia
insieme ad un tizio che ristruttura appartamenti e 
lei pensava che ci sarebbero andati da soli
o al limite con la madre di lui.
Ebbene no, appena si è sparsa la notizia della visita 
ai fini di un preventivo, Crista si è ritrovata,
come per magia, un capannello di gente molto simile
a quello che vedete nella figura sopra, attorno alla Madonna.
C'erano: il migliore amico di lui, sua moglie, sua cugina e 
la madre del suo migliore amico nonché amica della madre
del ragazzo di Crista, donna molto pettegola e un tantino stronza.
Da momento di romantico pensare ad un futuro a due,
si è trasformata in una specie di riunione in cui tutti
mettevano il naso su cosa rifare, quali colori
scegliere per le pareti e altre amenità.
All'improvviso Crista si è ricordata del fatto
che non sta con una persona esattamente adulta,
ma con uno cui la madre sbuccia ancora la pera.
Povera Crista.

P.S. Pensavo alle vostre osservazioni sulle madri di
uomini mai cresciuti, avevate proprio ragione.
Quell'affresco magnifico si trova a Siena, a
Palazzo Pubblico ed è di Simone Martini,
una sorta di Dio della pittura religiosa
medievale.

venerdì 20 aprile 2012

Sex Tape


Sex Tape powered by YouPorn.


Sex tape è il titolo di questo bellissimo video,
se bazzicate youporn di certo lo conoscerete, vecchi
smanettosi che non siete altro. :)
Perché mi piace?
Perchè lei è stupenda e se ce l'avessi davanti adorerei i suoi seni.
Fisicamente.
Mi piace perché è uno dei pochi video in cui lei gode
invece di fingere di godere ed è lei a condurre il gioco,
al ritmo che preferisce.
Non è l'unico suo video, comunque.
Buona visione.

mercoledì 18 aprile 2012

Piacevole stimolazione o visita ginecologica?



Dovete capire che c'è differenza.
Ora, nei video porno, da cui uno spera tanto di imparare,
si vede spesso il modo in cui le donne si stimolano 
la patatina, col ditino imperterrito.
Non è per tutte così.
E quindi se non si sa come toccare quel sacro organo,
l'unico deputato ESCLUSIVAMENTE al piacere,
ossia sua maestà la clitoride,
è possibile che un tentativo di stimolazione si tramuti
in un bizzarro, fastidioso rovistamento di figa.
Quando è capitato a me l'ho bloccato dolcemente,
mi sono portata le sue dita alle labbra,
le ho leccate
me le sono rimesse lì, sussurrando:
"mi piace se fai così..."
Quindi ho mostrato il modo in cui godevo di più.
Non si nasce mica con la scienza in corpo,
la patatina è magnificamente complessa 
nella sua perfezione, ed è sensuale insegnare
all'altro cosa ci piace.
Perché se impara è una goduria.

sabato 14 aprile 2012

Fighe troppo larghe


Per alcuni un problema, per altri no.
C'è chi adora sentirla larga e scivolosa, chi invece sbatte
il coso di qua e di là per sentire qualcosa.
Non poche ragazze mi hanno confidato che a volte si 
sentono in colpa per averla troppo larga.
Ho paura che gli esercizi di Kegel non bastino, credo
sia una questione fisica, genetica.
Mi sono sempre chiesta se una ragazza che ha appena cominciato
a fare sesso ce l'abbia più stretta di chi si fa stantuffare da almeno dieci anni.
Ho paura di sì.
Merda.

Ma a voi come piace?

venerdì 13 aprile 2012

Sexybility e il dottore sporcaccione bis



Dunque dov'ero rimasta...ecco, con la scusa di curarmi i nervi
il neurologo porcone mi ha riempita di domande sul sesso, 
per 40 minuti buoni. La prima volta che mi ha visitata ero con 
mia madre, che ha commentato:
"Non mi sono piaciute certe domande, ho ringraziato il fatto che hai un blog
sul sesso, sapevo che avresti saputo arginare le sue domande".
Ovvio che mia mamma non sa l'indirizzo di questo blog 
e neanche lo vuole sapere.
Cooomunque, le altre due volte che mi ha ricevuta ero sola.
Le sue domande preferite sono quelle sulle mie fantasie sessuali,
se ho mai avuto fantasie su mio padre (ma anche no), se
penso a qualcosa in particolare, fino al punto di chiedermi 
quale posizione preferisco quando scopo.
E ora quale gli dico???
Ho optato per il caro vecchio missionario, così rassicurante
e consuetudinario, badando a non dire proprio "missionario",
ma solo "mi piace stare sotto". Insomma dalla mie risposte
è venuta fuori una donna che non ha particolari fantasie sessuali,
che quando si masturba pensa solo al suo uomo e le piace la posizione più
prevedibile di tutte.
Ho taciuto che penso sempre a uomini in compagnia di altre donne,
che adoro stare sopra a farmi succhiare i capezzoli,
che mi piace stare sopra e dare le spalle,
che adoro il modo in cui ieri un uomo mi ha presa da
dietro, distesa su un lato.
E' l'unico modo in cui mi si può prendere da dietro e farmi morire.
"Bisognerebbe farti una foto mentre godi".
...e toccargli le palle mentre sta per venire, sentirle raggrinzite
subito dopo l'orgasmo...
Nonostante gli abbia taciuto tutto questo, a fine seduta,
mi sono beccata un abbraccio di auguri pasquali
- è una creatura dolcissima -
ha detto prima di tempestarmi le guance di baci,
almeno quattro per lato.
Ho seriamente avuto paura che mi infilasse la lingua in bocca.


giovedì 12 aprile 2012

Sexybility e il dottore sporcaccione


E' troppo tempo che non scrivo porcate, devo rimendiare.
Ma le vacanze pasquali non hanno giocato a mio favore,
sono tornata nella mia città - ebbene sì, non sono romana - e la
linea internet non funzionava. E poi quando torno a casa non ho mai tempo
per nulla, solo per gli amici e (ahimé) i serpenti, ehm, i parenti.

Ma questa ve la devo proprio raccontare.
Il venerdì santo, appena tornata in città, ne approfitto per
farmi una visita, dato che a Roma se vuoi un medico di base
devi avere una di queste tre cose:
1) contratto di affitto
2) contratto di lavoro
3) residenza (che per averla ci vuole il punto 2).

Facevano prima a chiedermi di fargli un pompino a testa in giù.

Coooomunque, visto che ieri ho firmato un contrattino 
potrei addirittura non tornare dal neurologo porcone.
Per vari e tediosi motivi sono da qualche mese
in cura da un neurologo, che mi fa anche da psicologo.
Devo dire che è una fortuna, solo così è riuscito ad azzeccarmi la cura,
un'altra tizia dopo un mese di analisi in tutto il mio corpo non c'era riuscita.
Coooomunque, dopo aver analizzato per bene il rapporto
con la famiglia di parenti serpenti, le mie difficoltà di
volontaria del precariato lavorativo, il mio simpatico neurologo quasi
settantenne si diverte a farmi domande sul sesso.
E io non ho proprio intenzione di fargli capire che razza
di porca si trova davanti, sennò me lo ritroverei addosso
prima di dire "cazzo!".
Mi ha fatto domande sulla masturbazione, che è il suo
argomento preferito. Quando lo faccio, a cosa penso e quali sono
le mie fantasie ricorrenti.
Mi dava proprio la sensazione che dopo aver ascoltato le mie
fantasie sarebbe corso a farsi una pippa.
Ho finto di pensare solo al mio uomo.
Improvvisamente non ero più Sexybility,
autrice di un blog erotico, che il 99% dei casi se si tocca pensa
a qualcuna che le sbatte le tette in faccia,
ero un'altra donna, angelicata, che pensa solo al suo uomo,
pure mentre si masturba.
Stronzate.
La fantasia sessuale è suolo vergine e sacro, nessuno si può permettere di 
invaderlo o contestarlo. E se c'è qualcuno che mi ha saputa scopare
io lo penso pure, ma non smetto di adorare col pensiero il corpo femminile.
Il neurologo porcone sostiene che l'attività sessuale sia indicativa
del livello di depressione di qualcuno:
se hai tanta voglia di trombare non sei un depresso e, se tanto 
mi dà tanto, sono sana come un pesciolino.
Cazzo quant'è lungo 'sto post, il resto ve lo dico domani.
Sopravvissuti alla Pasqua?


mercoledì 4 aprile 2012

Uomini che non crescono mai



Mia madre me l'aveva detto: "Gli uomini vanno educati".
Ok, ma com'è che per quanto vi cerchiamo più grandi di noi
siete sempre un po' bambini? 
Cosa si deve fare per avere un uomo che stia bene da solo,
che sia autonomo e che non abiti con la madre,
cui non si debba dire che guardare di continuo i risultati delle partite
sull'iPhone quando si è a tavola è maleducato;
che lasciare tazze e tazzine in giro per noi non è esattamente qualcosa
di simile ad una divertente caccia al tesoro,
che la bustina di the, tutto sommato, si può anche gettare nella spazzatura;
che dire ad una donna che ha le "trippe" non gioverà alla causa del vostro uccello;
che non bisogna frequentare contemporaneamente 3 o 4 donne se si è "fidanzati";
che se si è sposati si potrebbe evitare di squadrare le ragazze con relativa 
sbavata di fronte alla propria moglie;
che se si è invitati a cena, non si devono fare commenti sarcastici sul cibo...
e poi basta che divento petulante, va...
Vi salvate perché avete una cosa bellissima
in mezzo alle gambe. Oh.



domenica 1 aprile 2012

La domanda è




Bisogna fidarsi di una persona anche se
nel suo passato ci sono cose che non riusciamo ad accettare?
Tutti abbiamo un passato, 
a tutti è capitato di sbagliare.
Luoghi comuni a parte,
bisogna credere a come una persona si 
comporta con noi nel quotidiano oppure
si deve riflettere sui suoi errori passati
per capirlo fino in fondo?
Il passato di una persona può pregiudicare 
la nostra fiducia nei suoi confronti nel presente?
Non so a voi ma a me viene da rispondere
no a tutto.
Voglio dire, conoscere il passato di una persona
è importante, dobbiamo sapere da dove viene.
Ma tanti anni di errori saranno pure
giovati a qualcosa no?
Ma allora perché quest'angoscia non 
mi passa???
Uhm...non è un pesce d'aprile,
unfortunately.